giovedì 22 maggio 2008

SINTESI FINALE

Il legame che unisce la matematica e la musica nel corso della storia si rinvigorisce nell’epoca attuale, grazie ai contributi degli studi di psico-acustica ed allo sviluppo dell’elettronica.
Unendo i dati che ho raccolto nel blog ed il materiale messo su Blackboard per l’esame, ho cercato di evidenziare i momenti più salienti di un argomento così vasto e che non può certo esaurirsi in questo modo.
Ho ricavato il materiale da:
-vari libri di storia della musica ed in particolare dalla lettura di “Penna, pennello e bacchetta” di Odifreddi
-appunti del Conservatorio
-un manuale di psicoacustica “La scienza del suono” e “le corde vibranti, l’orecchio, la musica” di Arthur Benade
-Iinternet
-Garzantine
- mi è anche stato consigliato di leggere materiale di Scimemi…ma questo mi prometto di farlo in futuro, per questione di tempo….
Gli spunti sono stati infiniti ed unirli in un discorso unitario e stato molto impegnativo anche a motivo della necessaria selezione che ho dovuto operare.
Riguardo la preparazione dell’esame ho trovato qualche difficoltà anche nel destreggiarmi con QQ.storie ma grazie alla carità cristiana di alcune ragazze che mi hanno aiutata sono riuscita ad uscire dal tunnel.
In generale la preparazione dell’esame si è risolta in un coinvolgimento sempre più vorticoso che è cresciuto a mano a mano che passavano i giorni. La matematica, la logica, l’ordine ed il disordine sono l’essenza (come diceva Pitagora) della nostra vita ma non mi ero mai fermata a riflettere abbastanza. La matematica non si risolve nelle tabelline, nelle operazioni, nelle regole mnemoniche imparate scuola, o meglio, tutto ciò che la scuola mi aveva insegnato fin’ora era solo uno strato superficiale ed in più distaccato dalla realtà, uno strato appartenente ad un mondo perfetto ma parallelo alla dimensione della quotidianità….invece ho scoperto che ogni cosa che faccio implica la matematica. La mia è diventata quasi una malattia, ogni azione più o meno banale della mia giornata è carica di significato matematico e non riesco più a fare a meno di riconoscerlo. Si è chiusa la porta della matematica tradizionale e mi si è aperto il portone della matematica, vera, sincera e gratificante. Spero solo di non affievolire nel tempo l’opportunità che mi è stata data e spero un giorno di poterla trasmettere a qualcuno anch’io. Per ora mi esercito con le persone che mi sono a fianco ed ho notato che questo nuovo approccio, diverte, interessa ed è contagioso…a partire dagli indovinelli matematici, dalla nuova ottica con cui si leggono i giornali, alla constatazione di quanto i numeri fanno parte della vita di ognuno.

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